Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada

L’Inail ha pubblicato una factsheet sulle malattie professionali nel settore del trasporto su strada, contenente dati e informazioni utili a orientare le attività ordinarie di vigilanza del Servizio sanitario pubblico e le azioni previste dal Piano nazionale della prevenzione 2020 – 2025.
Nella parte introduttiva del documento viene rilevato che, secondo i dati Eurostat relativi all’anno 2018, il settore dei servizi di trasporto di persone e merci e correlate attività di stoccaggio (compresi i servizi postali e attività di corriere) nell’UE-27 ha impiegato circa 10,3 milioni di persone, vale a dire il 5,3% del totale dei lavoratori; di questi circa il 52% lavora nei trasporti stradali, ferroviari e per condotte (modalità, quest’ultima, che interessa ad esempio il trasporto di gas).
In Italia, il trasporto su strada resta la modalità di trasporto prevalente (oltre l’80% delle merci italiane viaggia su gomma); per quanto riguarda il trasporto di persone, nel 2020, il traffico totale interno dei passeggeri in Italia è stato pari a 614,6 miliardi di passeggeri per chilometro; rispetto al 2019 è diminuita la quota dei trasporti collettivi urbani ed extraurbani che sono passati dall’11,5% al 10,1% a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da SARS-CoV2.
Nella factsheet vengono integrati i dati sulle malattie professionali derivanti dagli archivi assicurativi dell’Inail e quelli del sistema di sorveglianza Malprof, alimentato dai Servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro del sistema pubblico italiano; tale complesso di informazioni è stato analizzato in ragione dei parametri comparto/settore, mansione e agente, anche sulla base dei valori del proportional reporting ratio (PRR).