Intervista ad Agostino Di Maio, Direttore Generale di Assolavoro

Le Agenzie di somministrazione ricoprono un ruolo poliedrico nel mercato del lavoro, essendo garanti dell’occupazione ma anche della formazione professionale dei lavoratori somministrati. In un contesto di grandi transizioni, come interpreta il ruolo delle Agenzie per il Lavoro, non solo appunto come promotori dell’occupazione, ma anche della qualificazione e riqualificazione professionale dei lavoratori, nei sempre più frequenti momenti di transizione produttiva e occupazionale?

Nell’ambito dei complessi cambiamenti che stanno mettendo sotto pressione il mercato del lavoro va posta la massima attenzione ai percorsi di vita delle persone che vanno supportate in maniera adeguata, per non generare vulnerabilità individuali e costi sociali elevati. In questa prospettiva la persona deve essere accompagnata nel suo percorso di carriera nelle diverse fasi e nel passaggio non solo tra un posto di lavoro ed un altro, ma tra uno status ed un altro. In questo contesto emerge la centralità del ruolo dei soggetti chiamati ad accompagnare le persone lungo il proprio percorso professionale. Per quanto concerne gli intermediari privati questi hanno da tempo assunto la funzione di enablers – facilitatori – del mercato del lavoro, sia nel senso di migliorare l’incontro tra domanda e offerta – sostenendo il livello di partecipazione e supportando le imprese nel proprio sviluppo – che limitando la dimensione strutturale e frizionale della disoccupazione. Le Agenzie per il Lavoro, per la loro relazione quotidiana con il sistema produttivo e per la presenza capillare sul territorio, possono rappresentare un valido strumento per favorire il buon funzionamento del mercato del lavoro; da un lato infatti mettono al servizio delle imprese la loro profonda conoscenza dei diversi mercati del lavoro – soddisfacendo le necessità di professionalità e di competenze anche emergenti – e dall’altro supportano i lavoratori nelle transizioni grazie alla formazione destinata all’upskilling e al reskilling oltreché a un articolato sistema di welfare integrativo. Il lavoro delle Agenzie a supporto del mercato del lavoro trova una delle sue ragion d’essere nell’adeguamento delle competenze dei lavoratori. Sviluppare le competenze delle persone, avvicinandole alle reali esigenze del tessuto imprenditoriale del Paese, è la chiave per il successo di un sistema che agisce non solo durante tutto il corso della vita professionale ma anche e soprattutto nei momenti di difficoltà lavorativa e che lo accompagna nelle fasi che precedono l’ingresso stesso nel mercato del lavoro. Tramite l’Ente bilaterale Forma.Temp, istituito per legge (art. 12 D.lgs. n. 276/2003) ed alimentato con una sovra contribuzione del 4% fissata dalla stessa normativa, le Agenzie sono in grado di erogare una formazione numericamente in crescita (nei primi sei mesi del 2022 la formazione di Forma.Temp ha coinvolto oltre 130mila persone, per un totale di circa 27mila corsi attivati e oltre un milione di ore erogate, con un valore economico complessivo di circa 115milioni di euro) che oggi copre ampi settori merceologici e ambiti diversificati, la cui modernità è riconducibile anche all’obbligo di placement opportunamente fissato dal Contratto collettivo di settore al 35%, a presidio della sua efficacia e coerenza rispetto ai fabbisogni del mercato del lavoro. Il settore delle Agenzie può quindi assumere un ruolo importante nel colmare divari sempre più ampi nelle competenze richieste e nell’evoluzione delle aspettative sia dei lavoratori che dei datori di lavoro.