“Istituito il primo Albo nazionale RLST”: l’intervista a Manlio Sortino, Presidente Epar

Con il decreto n. 51 dell’11 aprile 2023, il Ministero del Lavoro ha approvato l’iscrizione di EPAR al Repertorio Nazionale degli Organismi paritetici, istituito presso la Direzione Generale per la Salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro dello stesso Ministero.
Il possesso di quali requisiti hanno consentito a EPAR, in qualità di ente bilaterale della contrattazione collettiva CIFA-CONF.S.A.L, di essere inserito nel menzionato Repertorio Nazionale? Cosa rappresenta questo passaggio per EPAR?

L’iscrizione al Repertorio Nazionale degli Organismi Paritetici è subordinata, come da precisa prescrizione normativa, al possesso di una pluralità di requisiti che EPAR puntualmente possiede.
L’aspetto che mi sembra opportuno evidenziare, tra gli altri, è che le parti costituenti l’organismo paritetico, devono essere comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. L’inserimento di EPAR nel Repertorio Nazionale degli OPN certifica, in maniera inequivocabile, la rappresentatività dei suoi soci fondatori, ossia l’associazione di imprese CIFA Italia e il sindacato dei lavoratori CONFSAL. Non è secondario, in tal senso, sottolineare che l’istruttoria del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha verificato approfonditamente una serie di elementi delle suddette associazioni, quali la stipula di contratti collettivi nazionali di lavoro, una consistente presenza di sedi sul territorio nazionale, il numero di iscritti.
Requisito altresì centrale risiede proprio nella natura di Organismo Paritetico che EPAR si è data. EPAR, infatti, oltre ad essere l’ente bilaterale della contrattazione collettiva CIFA-CONFSAL, è un Organismo Paritetico in materia di sicurezza, ex art. 2, comma 1 lett. ee) D.Lgs.81/08 e ss.mm.ii. che persegue i seguenti scopi: la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buone prassi; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; l’assistenza alle imprese, finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia, tutte le altre attività o funzioni assegnate dalla Legge o dai Contratti collettivi di riferimento. 
L’iscrizione di EPAR nel Repertorio rappresenta per noi, e per le parti costituenti CIFA e CONFSAL, un importante riconoscimento in ambito nazionale che valorizza le attività in materia di salute e sicurezza sul lavoro che negli anni sono state svolte. Diventa, inoltre, il punto di partenza per nuovi percorsi progettuali, da realizzare sempre nell’interesse delle imprese e dei lavoratori che rappresentiamo, con lo scopo fondamentale di far sì che gli obiettivi di impresa siano pienamente raggiunti nel pieno rispetto e nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Quali iniziative e percorsi progettuali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro vi siete prefissati di realizzare nell’interesse delle imprese e dei lavoratori che rappresentate?

Abbiamo diversi progetti avviati e molti altri sono in cantiere.
Con il servizio RLST mettiamo a disposizione dei lavoratori e delle imprese, professionisti appositamente formati che rappresentano al meglio i dipendenti delle aziende e, allo stesso tempo, svolgono anche il ruolo di assistenza qualificata alle imprese.
Vista l’importanza del servizio pensiamo di incrementare il numero degli RLST iscritti nel nostro Albo nazionale in modo da raggiungere capillarmente tutti i territori e settori di nostro interesse. Inoltre, attraverso percorsi formativi di qualità, puntiamo a rafforzare ed incrementare la professionalità degli RLST iscritti all’albo e di conseguenza la qualità del servizio reso. 
Un’altra importante attività riguarda la formazione, informazione e addestramento dei lavoratori. Già da tempo EPAR, supportando le parti sociali costituenti, assiste le aziende affinché eroghino percorsi formativi di qualità. La nuova iniziativa progettuale che sta prendendo l’avvio mira ad attuare pienamente le previsioni normative e consente di fornire supporto agli enti di formazione accreditati e di mettere a disposizione di aziende e lavoratori, non raggiunte dagli enti accreditati, strutture di emanazione di EPAR che possano direttamente formare, informare e addestrare i lavoratori. Tutto ciò al fine di promuovere e dare concreta attuazione ad una delle più importanti forme di prevenzione, che passa dal trasferimento di competenze ai lavoratori per far sì che, da un lato, conoscano le nozioni base in materia di sicurezza sul lavoro, i rischi specifici e le misure di tutela da attuare in funzione della loro attività e dall’altro sappiano metterle in atto al fine di svolgere l’attività lavorativa in sicurezza. 
Un’ulteriore interessante azione è legata all’Avviso ISI dell’INAIL. EPAR, al fine di supportare le imprese virtuose che intendono rendere gli ambienti di lavoro più sicuri, si impegna a valutare e condividere i programmi di investimento rispondenti ai requisiti del suddetto avviso. 
E ancora, contiamo di rafforzare lo Sportello telematico di assistenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Attraverso tale servizio EPAR fornisce assistenza:

  • ai lavoratori in merito a controversie sorte sull’applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione, previsti dalle norme vigenti;
  • ai datori di lavoro al fine di individuare soluzioni tecniche e organizzative dirette a garantire e migliorare la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
     
    Voglio chiudere, infine, con un ambizioso progetto, ossia la realizzazione di un’academy interamente riservata ai professionisti della sicurezza e della formazione. L’obiettivo sarà quello di formare, attraverso percorsi mirati e di elevata qualità che vedano coinvolti docenti di elevato profilo, gli attori che assistono e guidano i datori di lavoro e i lavoratori nel creare ambienti di lavoro sicuri.

Negli anni scorsi Epar ha istituito il primo Albo nazionale RLST, formando i professionisti della sicurezza e dotandoli di infrastrutture digitali utili a tutelare lavoratori e imprese. Ritiene che nel nuovo Accordo Stato Regioni, previsto dal c.d. decreto Fiscale e ancora in attesa di adozione, la digitalizzazione dei percorsi formativi dovrebbe essere un aspetto da valorizzare? E in che modo?

Assolutamente sì, la digitalizzazione dei percorsi formativi va valorizzata e rafforzata.
Il processo formativo è un sistema complesso e multidisciplinare costituito da diverse fasi interconnesse tra loro tra le quali: l’analisi dei fabbisogni formativi; la progettazione del percorso formativo; l’erogazione della formazione; la valutazione dell’efficacia della formazione, della soddisfazione dei discenti e del completo rispetto delle prescrizioni normative. L’efficacia complessiva del processo formativo comporta l’adeguatezza di ogni singola fase.
Crediamo fortemente che una “buona” digitalizzazione di ognuna delle suddette fasi, oggi, è condizione necessaria per massimizzare l’efficienza dell’intero processo. Ovviamente ogni elemento costituente necessita di un processo di digitalizzazione con caratteristiche specifiche e mirate.
Muovendosi secondo tale prospettiva, EPAR sta attivamente lavorando a sistemi di digitalizzazione dell’intero processo formativo. L’idea è quella di partire dalle tecnologie in uso, come quelle utilizzate per l’erogazione della formazione in FAD a-sincrona o modalità e-learning, migliorarle e implementarne di nuove che rispondano alle esigenze di ogni singola fase.
Teniamo presente, inoltre, che la digitalizzazione consente di garantire la tracciabilità della formazione attraverso dati sicuri, disponibili in tempo reale, e porta ad una semplificazione dei processi di monitoraggio e controllo rendendo trasparenti ed accessibili tutte le attività.
Gli Organismi Paritetici, sotto l’alta vigilanza degli organismi di controllo quali ASP, INL, VVF, INAIL e ANPAL, che, in forza della loro presenza nel territorio e nei settori produttivi di competenza e della loro natura bilaterale, tutelano i lavoratori e supportano i datori di lavoro, potrebbero assumere un ruolo determinante nei processi di monitoraggio, controllo e asseverazione dei percorsi formativi.