Emissioni di gas serra nell’UE: -3% nel primo trimestre del 2023

Secondo i dati diramati da Eurostat il 16 agosto 2023, nel primo trimestre dell’anno, le emissioni di gas serra dell’economia dell’Unione europea sono state pari a 941 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti (CO2-eq), con una diminuzione del 2,9% rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Questa diminuzione si è verificata contemporaneamente a un aumento dell’1,2% del prodotto interno lordo (PIL) dell’UE nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Nel primo trimestre del 2023, i settori economici responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra sono stati: “famiglie” (24%), “manifatturiero” (20%), “elettricità, fornitura di gas” (19%), “agricoltura” (13%), seguito da “trasporto e magazzinaggio” (10%).
I dati mostrano che, rispetto al primo trimestre del 2022, le emissioni sono diminuite in 5 settori economici su 9. Il calo maggiore si è registrato nel settore delle “forniture di energia elettrica e gas” (-12,3%). Il settore principale in cui le emissioni sono aumentate è stato quello dei “trasporti e stoccaggio” (+7,2%).
Le emissioni sono diminuite in quasi tutti i paesi dell’UE rispetto al primo trimestre del 2022, ad eccezione di Irlanda (+9,1%), Lettonia (+7,5%), Slovacchia (+1,9%), Danimarca (+1,7%) Svezia (+1,6%) e Finlandia (+0,3%), dove sono aumentati. Le maggiori riduzioni dei gas serra, invece, sono state registrate in Bulgaria (-15,2%), Estonia (-14,7%) e Slovenia (-9,6%).
Dei 21 paesi dell’UE che hanno ridotto le proprie emissioni, solo 6 hanno visto una riduzione anche del PIL (Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria e Polonia). Diversamente, 15 paesi dell’UE sono riusciti a ridurre le emissioni aumentando al contempo il PIL (Portogallo, Croazia, Belgio, Malta, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Austria, Romania, Italia, Cipro, Grecia, Slovenia e Bulgaria).