In relazione al sostegno della formazione continua aziendale del Fondo Fon.AR.Com., ci descrive con quali modalità il fondo sostiene in particolare le micro e piccole imprese?
Se osserviamo il trend di sviluppo del nostro fondo interprofessionale, da quando ha cominciato ad operare ad oggi, balzano evidenti due aspetti fondamentali: Fon.AR.Com. è il fondo scelto dalle imprese di piccola e media dimensione di tutti i comparti produttivi, ed è oggi cresciuto tanto da essere il primo fondo interprofessionale italiano per numero di aziende aderenti.
Tutto questo ha una ragione: la capacità di ascolto delle reali necessità delle nostre aziende che le parti sociali CIFA e CONFSAL hanno trasmesso al Fondo, a cui deve sempre accompagnarsi una pronta risposta, che impegna Fon.AR.Com. nel sostenere la riqualificazione dei lavoratori nel modo più veloce ed efficiente possibile.
Quali strumenti Fon.AR.Com. ha messo in campo per sostenere direttamente la formazione aziendale?
Il Fondo propone alle aziende diverse possibilità per accedere alle risorse, ma la forma più diretta di contributo è costituita dai voucher, che ci permettono una risposta veloce e mirata ad esigenze formative specifiche. Con il voucher interveniamo per formare i lavoratori neoassunti, anche prima del loro effettivo inserimento in azienda, oppure i lavoratori ricollocati che necessitano di aggiornare le loro competenze: in sostanza, sono aiuti alla formazione che operano come strumenti di politica attiva. Aggiungo che la loro portata in termini di efficacia potrebbe essere migliorata, se si affidassero ai fondi interprofessionali maggiori risorse di quelle attuali.
Quali allora le prospettive per il futuro?
Come Fon.AR.Com., con il sostegno delle parti sociali CIFA e CONFSAL, proseguiamo nella direzione di avvicinarci quanto più possibile alle reali necessità delle aziende e dei lavoratori, ed è un impegno quotidiano costruito con il dialogo. Cerchiamo di migliorare continuamente i nostri strumenti di sostegno alle competenze, per adattarli alle trasformazioni del mercato del lavoro, e per affermare quello che, come parti sociali, riteniamo un valore fondamentale, la centralità della persona nel lavoro, attorno al quale stiamo costruendo un modello di contrattazione collettiva e di relazioni industriali di qualità plasmato dal cambiamento.