Intervista a Franco Bettoni, Presidente Inail

In occasione del secondo appuntamento del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha annunciato l’intervento di ampliamento della tutela prevista dall’assicurazione Inail contro gli infortuni e le malattie professionali di docenti e studenti. Inoltre, il 1° febbraio 2023, in occasione della presentazione dell’Inail del bando Isi 2022, il Ministro del Lavoro ha anticipato la prossima attivazione di un fondo per l’indennizzo alle famiglie di studenti deceduti durante le attività formative. Qual è la posizione di Inail a riguardo?

L’Istituto è pienamente consapevole della necessità di dare vita a nuove forme di tutela all’interno di un mondo del lavoro che è cambiato moltissimo negli ultimi anni: pensiamo all’impatto dell’innovazione tecnologica sui processi produttivi, ai cambiamenti demografici connessi all’invecchiamento della popolazione, alle nuove modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.

Credo sia arrivato il momento che anche le norme sulla protezione della salute e sicurezza si adeguino al mutato scenario. L’Inail, per quanto gli compete, è pronto a fare la sua parte per una revisione della normativa antinfortunistica con l’obiettivo di tutelare il lavoro anche nelle sue manifestazioni “moderne”(lavoratori su piattaforma, precari, studenti in alternanza, tirocinanti ecc..), proseguendo il percorso avviato per ampliare ulteriormente la platea destinataria della tutela assicurativa.

In merito ricordo i significativi passi in avanti fatti grazie anche al contributo tecnico-specialistico dell’Inail. Infatti, interventi normativi hanno esteso l’obbligo assicurativo a specifiche categorie di lavoratori: dal 1° gennaio 2020 ai riders; dal 1° gennaio 2022 ai lavoratori autonomi che operano nel mondo dello spettacolo e da quest’anno a tutti i lavoratori sportivi subordinati, a prescindere dal settore professionistico o dilettantistico in cui prestano attività.

La legge di bilancio 2022 ha, inoltre, disposto il passaggio all’Inail dell’assicurazione infortuni di giornalisti e pubblicisti con contratto di lavoro subordinato iscritti all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani che è stato soppresso e incorporato in INPS.

Adesso accogliamo con soddisfazione l’annuncio del Ministro del lavoro Marina Elvira Calderone circa l’intervento di ampliamento della tutela prevista dall’assicurazione Inail del personale della scuola e l’istituzione di un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative, al fine di riconoscere loro un adeguato sostegno economico, dal momento che nell’ordinamento vigente non sono previste idonee misure di indennizzo nei confronti dei familiari per tali eventi.

Ad oggi quale tutela assicurativa Inail viene garantita al personale docente e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado?

Attualmente la tutela degli insegnanti e degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado risulta frammentata e inadeguata rispetto alle esigenze della collettività.

L’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale della scuola è regolata dall’articolo 4, comma 1, n. 5 del Testo unico del 1965 che limita sostanzialmente la tutela solo alle figure che “attendano a esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro (…)”. Dunque, oggi lo studente ha una tutela limitata solo a pochi e limitati rischi, circostanza questa che ha determinato in quasi tutte le scuole l’attivazione di polizze assicurative private con oneri a carico delle famiglie.

Mentre per il personale docente sono stati fatti dei passi avanti per la tutela contro tutti i rischi lavorativi, lo stesso percorso non è stato possibile per gli studenti.

Come dovrebbe essere modificata la normativa attraverso un prossimo intervento?

L’intervento normativo dovrebbe consentire di ammettere all’indennizzo non solo gli infortuni avvenuti agli insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado in occasione di esperienze tecnico–scientifiche, esercitazioni pratiche o esercitazioni di lavoro, ma anche quelli in occasione delle lavorazioni rischiose previste dall’art.1 del T.U.

Attraverso la modifica annunciata, verrebbe dunque ampliata la tutela degli alunni e studenti per tutti gli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di istruzione e loro pertinenze o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, con esclusione degli infortuni in itinere, superando così la limitazione a rischi ridotti ormai anacronistici.

Tali campi di applicazione delle tutele garantite dall’Inail risalgono a molto tempo fa, quando l’esigenza era rivolta alle scuole professionali – per esempio agli istituti di istruzione agraria e forestale – dove gli studenti erano esposti a rischi analoghi a quelli propri delle attività produttive e industriali. Questo giustifica l’attuale limitazione ai “rischi esercitativi” che nel 2023 va senza dubbio superata.